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Pubblicato il 4 Luglio 2018 | di Agenzia Sir

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Al “Posto di blocco 452” sulla S.P. 25 il ricordo della Battaglia di Sicilia

Con il patrocinio del Comune di Ragusa, sabato 7 luglio, alle ore 19, presso il “Posto di Blocco 452” ubicato nelle vicinanze della Azienda agrituristica “La Masseria” sulla S.P. 25 Ragusa – Marina di Ragusa, si terrà la cerimonia di commemorazione dei soldati italiani caduti nella Battaglia di Sicilia.

La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale “Lamba Doria”, sezione provinciale di Ragusa, in occasione del 75° anniversario della Battaglia di Sicilia. All’evento interverrà il sindaco di Ragusa avv. Peppe Cassì.

Lo sbarco in Sicilia del 10 luglio 1943 apri il secondo fronte in Europa e ebbe lo scopo di alleggerire la pressione sul fronte russo: come si era espresso Churchill, allo stesso tempo colpire il “ventre molle dell’Asse”. Fu chiamata “Operazione Husky“, la più imponente azione offensiva degli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale, superata solo dallo sbarco in Normandia.

Prima di affrontare la Sicilia, gli Alleati erano sbarcati l’8 novembre 1942 in Algeria e Marocco, territori controllati dal governo francese collaborazionista di Vichy. Dopo sei mesi di strenui combattimenti l’intero nordafrica fu conquistato. L’esercito italo-tedesco si arrese in Tunisia il 13 maggio 1943.

Il primo lembo di terra italiana occupato dagli Alleati fu l’isola di Pantelleria, l’11 giugno 1943, seguita da Lampedusa e Linosa. Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 gli alleati riversarono 160.000 soldati nelle spiagge siciliane tra Licata e Siracusa. Furono impiegate 285 navi da guerra, due portaerei britanniche , 2.775 navi di trasporto. L’aeronautica impegnò oltre 4.000 aerei.

Nonostante episodi di strenua resistenza, come il contrattacco a Gela da parte della divisione Livorno italiana e della divisione corazzata Hermann Goering tedesca, massacrate dai cannoni navali alleati, le truppe italo-tedesche furono travolte. La divisione Napoli, dopo aver tentato invano di fermare l’avanzata alleata tra i 10 e 13 luglio subendo gravi perdite, si sacrificò quasi totalmente per permettere ai Tedeschi di ripiegare nel settore Caltagirone / Vizzini

Le forze alleate al comando del generale britannico Harold Alexander erano organizzate in due grandi unità: la 7a Armata USA al comando del generale George Patton e l’8a Armata britannica al comando del generale Bernard Montgomery. L’armata al comando di Patton si diresse verso Palermo, quella guidata da Montgomery si rivolse verso Messina.

Patton non incontrò molto resistenza e ottenne la resa di Palermo il 22 luglio 1943, accolto con grande calore della popolazione, che salutò gli americani come liberatori. La sua 7a Armata poté quindi dirigersi verso Messina a dar manforte alle forze di Montgomery, fortemente rallentate dalla metodica ritirata dei tedeschi, che riuscirono ad evacuare gran parte delle loro truppe in Calabria. Patton il 17 agosto entrò a Messina: la Sicilia era conquistata.
La sbarco in Sicilia ebbe come conseguenza la caduta del Fascismo, la firma a Cassibile, frazione di Siracusa, dell’armistizio proclamato l’8 settembre con gli Alleati e l’inizio della Resistenza.

Due giorni dopo la caduta di Palermo, la prima grande città europea ad essere stata liberata, il 24 luglio 1943 si tenne la riunione del Gran Consiglio del Fascismo, per esaminare la conduzione militare del conflitto. Fu approvato l’ordine del giorno Grandi che restituiva al Re i poteri a lui attribuiti dallo Statuto Albertino che erano stati delegati a Benito Mussolini, tra cui il comando delle forze armate. Il giorno dopo Mussolini si recò a Villa Savoia a colloquio con Vittorio Emanuele III, che lo informò della sua sostituzione da presidente del Consiglio con il maresciallo Pietro Badoglio.

All’uscita di Villa Savoia Mussolini fu arrestato. Badoglio il 3 settembre firmò a Cassibile, borgo del comune di Siracusa, l’armistizio che entrò in vigore l’8 settembre con l’esercito alleato e segnò l’inizio della Resistenza italiana contro il nazifascismo.

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