Vita Cristiana

Pubblicato il 1 Aprile 2019 | di Alessandro Bongiorno

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L’affetto e il calore di Ragusa verso monsignor Angelo Rizzo

C’erano quattro vescovi, il sindaco di Ragusa, tantissimi sacerdoti e la gente iblea in cattedrale a salutare il ritorno di monsignor Angelo Rizzo che ora riposa nella cattedrale di San Giovanni Battista. «Oggi – ha detto il direttore dell’ufficio Comunicazioni sociali Emanuele Occhipinti aprendo la cerimonia commemorativa – è quasi una festa».
È toccato a monsignor Carmelo Cuttitta presiedere la concelebrazione e benedire la tomba, che si trova ai piedi dell’altare del Cristo alla Colonna, davanti alla quale in tanti hanno sostato in silenzio, rendendo omaggio al vescovo che dal 1974 al 2002 ha guidato la Diocesi di Ragusa. La sua figura, il suo episcopato, il suo essere “padre e pastore dal cuore grande” sono stati illustrati in una pubblicazione che è stata presentata dal curatore, don Antonio Cascone (che ha invitato a coniugare quattro verbi: ricordare, conservare, sperare, pregare), da Franco Antoci e Alfio Di Pietro.
Sia Antoci che Di Pietro hanno ripercorso l’episcopato di monsignor Rizzo inserendolo nel suo contesto storico, sociale, ecclesiale e ricordando lo «zelo del pastore» e il «cuore del vescovo». La pubblicazione raccoglie anche le testimonianze di Luciano Nicastro, Emanuele Occhipinti, Concetta Scribano, Paolo La Terra.
A sintetizzare la figura e la missione episcopale di monsignor Rizzo è stato il vescovo Cuttitta che non ha nascosto la sua commozione nell’accogliere in cattedrale uno dei suoi predecessori. Lo ha ricordato come un vescovo «fiero, deciso, coraggioso», come «infaticabile oratore e padre appassionato», ma anche come «uomo di azione e di preghiera».
Monsignor Cuttitta ha sottolineato come monsignor Rizzo durante i 28 anni del suo episcopato non si sia mai sottratto all’incontro personale con la sua gente, mostrando sempre «grande amore per il suo popolo». Il vescovo ha ricordato anche come nei momenti difficili abbia sempre ricercato, attraverso il discernimento, la volontà di Dio. «La dolce fermezza – ha aggiunto monsignor Cuttitta – può essere considerata la cifra della sua azione pastorale, indicando sempre la direzione nella quale camminare».
Ad ascoltarlo anche il vescovo di Caltanissetta, monsignor Mario Russotto, che fu ordinato sacerdote da monsignor Rizzo, il vescovo emerito di Ragusa, monsignor Paolo Urso, che succedette a Rizzo nella guida della Diocesi, e l’arcivescovo emerito di Patti e Agrigento, monsignor Carmelo Ferraro. Sono stati loro ad accompagnare monsignor Cuttitta davanti all’altare del Cristo alla Colonna, che raccoglie i resti mortali di monsignor Rizzo, per il rito della benedizione della tomba.
Il ricordo, la gratitudine e un pizzico di emozione hanno reso più intensa la concelebrazione alla quale hanno partecipato i nipoti e i familiari di monsignor Rizzo. Non a caso la commemorazione si è tenuta il 30 marzo. Fu, infatti, proprio il 30 marzo del 1974 che monsignor Angelo Rizzo fece ingresso in Diocesi. Il 30 marzo 2019 Ragusa ha riaccolto monsignor Angelo Rizzo “padre e pastore dal cuore grande”.

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Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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