Pubblicato il 11 Giugno 2019 | di Saro Distefano
0Se l’agricoltura è la miglior medicina. Una serra in dono ai ragazzi autistici
I medici ritengono che nella cura della diffusa patologia possa avere significativi benefici il coinvolgimento colla terra. La patologia è l’autismo, un disturbo del neuro sviluppo (disturbo molto più diffuso di quanto si pensi). La cura non esiste. O meglio, ritengono i medici specialisti che nell’ambito – molto ampio e ancora non perfettamente delineato e delimitato – della patologia, si è a conoscenza di guarigioni che non hanno ancora una precisa descrizione. A dirla tutta, la medicina ancora oggi non conosce perfettamente nemmeno le cause della malattia, che si manifesta nei primi due anni di vita.
Il riferimento alla terra è chiarissimo: pare che i ragazzi affetti da autismo ricevono notevoli benefici quando si lasciano coinvolgere nei lavori che potremmo definire “agricoli”, della sfera del giardinaggio. Quando si convince a maneggiare terra e semi, piante e irrigazione, il soggetto autistico ne ricava un beneficio. Tutto quanto sopra serve a spiegare – a capire – il perché del prezioso regalo che il Rotary Club di Ragusa ha fatto all’Associazione “Raggio di Sole” che si occupa di ragazzi autistici: una serra. «Abbiamo regalato una serra alla Raggio di Sole – spiega Giovanni Iurato, presidente del Rotary Club di Ragusa – perché crediamo nel progetto. I ragazzi curati e seguiti dal personale della Raggio di Sole potranno ottenere benefici dal fare giardinaggio. E il posto migliore e meglio organizzato per farlo – conferma Iurato – è proprio una serra. Di dimensioni contenute, di moderna generazione, progettata da un agronomo nostro socio, Gabriele Arezzo, la serra donata alla Raggio di Sole servirà nei prossimi anni per intraprendere una terapia che includa il rapporto stretto e diretto con la terra, coi semi, con gli ortaggi che in quella serra saranno coltivati». Grande la soddisfazione di Mirella Sciveres, conosciuta farmacista ragusana, che della Raggio di Sole è fondatrice e presidente. «I nostri ragazzi sono speciali – riferisce la Sciveres – e sono seguiti da nostro personale altrettanto speciale. La serra che abbiamo ricevuto in dono dal Rotary di Ragusa è un importante tassello nel complicato modo di stare accanto ai nostri ragazzi. Ne trarranno indubbi benefici, diventerà per loro un luogo di riferimento, un posto accogliente dove trascorrere ore serene». E intanto il Rotary e la Raggio di Sole, durante la breve ma intensa cerimonia di consegna della serra che sorge su un terreno messo a disposizione dalla stessa dottoressa Sciveres, hanno già preso un “solenne” impegno: ritrovarsi tra qualche settimana per una cena comune consumando gli ortaggi prodotti nella serra.