Pubblicato il 11 Giugno 2019 | di Redazione
0L’evoluzione imperfetta: sfida per i credenti?
Si terrà nella Chiesa della Badia, sabato 15 giugno, alle ore 18:30, nell’ambito del festival “A tutto volume”, il confronto tra il filosofo della scienza evoluzionista Telmo Pievani e Simone Morandini, che riflette sui rapporti tra scienza e teologia cristiana. Conduce Emanuele Occhipinti.
Il filosofo della scienza ed evoluzionista Telmo Pievani, tra i più affermati scrittori di scienza italiani, ritorna con un saggio sorprendente “Imperfezione. Una storia naturale”, edito da Raffaello Cortina Editore; in cui Lucrezio e la scienza del XXI secolo vanno a braccetto.
In principio fu l’imperfezione. Qualcosa si ruppe nella simmetria, 13,82 miliardi di anni fa. Si alzò un soffio impercettibile, e la grande matita dell’universo cadde rovinosamente da una parte e non dall’altra. Una piccolissima, infinitesimale anomalia divenne scaturigine d’ogni cosa. Una disobbedienza all’ordine precostituito, una ribellione senza testimoni, nel cuore della più buia delle notti.
Noi siamo il risultato di una serie di imperfezioni che hanno avuto successo. Il nostro cervello e il nostro genoma, due tra i sistemi più complessi che la natura abbia prodotto, sono pieni di imperfezioni. Sono le strutture imperfette a farci capire in che modo funziona l’evoluzione: non come un ingegnere che ottimizza sistematicamente le proprie invenzioni, ma come un artigiano che fa quel che può con il materiale a disposizione, trasformandolo con fantasia, arrangiandosi e rimaneggiando. Anche la storia naturale che ci ha condotto fin qui è un catalogo di imperfezioni che hanno funzionato, a partire da quella infinitesima deviazione nel vuoto quantistico primordiale da cui è nato l’universo.