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Pubblicato il 22 Maggio 2014 | di Agenzia Sir

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Mantenere alta l’attenzione sulla tubercolosi: al via corso organizzato dall’Asp

Tubercolosi, una malattia forse oggi “dimenticata”, ma la parola è ritornata prepotentemente ad essere riportata di recente dai mezzi di comunicazione a seguito della intensificazione degli sbarchi degli immigrati provenienti dall’Africa: l’occasione ha fornito lo spunto all’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa per programmare un importante corso di formazione si terrà il 23 e 24 maggio prossimi presso Sala Conferenze Dipartimento Medico di Prevenzione di via Aldo Licitra 11 nel capoluogo.
La tubercolosi è una patologia relativamente rara in Italia , l’incidenza nell’ultimo decennio si è mantenuta costantemente sotto i 10 casi/100.000 abitanti. Il quadro epidemiologico è però molto diverso nei paesi dell’Europa dell’Est e in Africa, Asia, America latina, ove l’incidenza di tubercolosi continua in alcuni casi ad aumentare e si accompagna alla comparsa e alla diffusione di micobatteri multiresistenti ai farmaci antitubercolari o che presentano addirittura resistenze estese .
In Italia dai dati di sorveglianza si rileva che l’incidenza della Tbc nell’ultimo decennio si è mantenuta costantemente sotto i 10 casi per 100.000 abitanti . L’incidenza è maggiore nelle Regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Sud, fenomeno dovuto in parte alla sottonotifica dei casi in alcune Regioni e in parte alle caratteristiche della popolazione residente. Secondo i dati riportati in “La tubercolosi in Italia-2008” la percentuale di tubercolosi multi resistente nel 2008 è lievemente aumentata rispetto al 2007, attestandosi al 3,7% del totale dei ceppi analizzati. A differenza della popolazione generale, la popolazione immigrata è a maggior rischio di avere un’infezione da M. tuberculosis multi-resistente e una maggior frequenza di esiti sfavorevoli del trattamento, per un’aumentata proporzione di soggetti che vengono persi durante il follow-up.
il direttore del Dipartimento, dott. Francesco Blangiardi – nella foto – ha voluto sottolineare l’importanza del corso con queste parole: ““E’ necessario mantenere alta l’attenzione a questo problema, garantire che gli interventi preventivi e di controllo siano attuati ovunque e che siano disponibili le risorse necessarie per perseguire gli obiettivi di intervento definiti. Tra le azioni essenziali per garantire un efficace controllo della tubercolosi, vi è la sorveglianza epidemiologica.”
L’apertura del corso è stata affidata al Commissario Straordinario ff dott. Vito Amato.


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