Società

Pubblicato il 17 Dicembre 2019 | di Redazione

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Disoccupazione e solitudine nelle paure di una generazione

Gli aspiranti volontari di servizio civile durante le dinamiche di gruppo

Sono state pubblicate sul sito diocesano le graduatorie per il Servizio civile universale della Caritas di Ragusa. Sono 45 i giovani selezionati per i quattro progetti che si svolgeranno presso 22 sedi accreditate presenti in sei comuni della diocesi a partire da gennaio 2020. Le domande ricevute dall’ente sono state 105. Nonostante si sia trattato di un bando che prevedeva una selezione, si è instaurato un clima di serenità e di cooperazione tra i ragazzi durante le dinamiche di gruppo, con la disponibilità di tutti a partecipare a un questionario di ricerca che consente di avere un piccolo spaccato del mondo giovanile.

Gli esiti del questionario hanno mostrato che prevale la presenza del sesso femminile tra i candidati (75% delle domande) e che l’età media si è spostata verso il basso (40% nella fascia 18-21 anni). La motivazione prevalente per cui si sceglie di presentare domanda per il servizio civile è “per sentirsi utili agli altri”, indicato come molto o abbastanza importante dal 97% degli intervistati. Questo fa pensare che, nonostante il servizio civile sia visto da molti adulti come una forma di lavoro, per i giovani rimane una scelta in cui contano i valori.

Tra i dati relativi alla partecipazione alla vita sociale e politica spicca il fatto che il 55% degli intervistati dichiara di non aderire ad alcuna forma di associazionismo. Analoga la percentuale di coloro che si dicono disinteressati o delusi dalla politica, tanto che nessuno di loro è iscritto a un partito e la forma di partecipazione politica più frequentata è rappresentata dal voto. Le risposte sulla religione hanno visto un 82% del totale per cui “la religione è abbastanza o molto importante”, ma quando gli intervistati sono stati chiamati a stabilire una gerarchia tra i valori prioritari nella loro vita, l’opzione “Dio/Fede” è stata superata da famiglia, libertà, amore, amicizia, realizzazione personale, cultura, impegno sociale.

Le maggiori preoccupazioni dei giovani sono: la disoccupazione, anche intesa come sfruttamento lavorativo, e la solitudine. Mentre ciò che si augura la maggior parte dei ragazzi è di essere parte attiva dei processi di cambiamento, con processi di innovazione dal basso.

Questi ultimi dati mettono in luce una contraddizione sia rispetto all’aspetto religioso che allo scarso impegno aggregativo e alla poca socializzazione. Perché la religione, pur essendo importante, non si trova tra le prime opzioni? È Dio o la fede praticata ad essere messa in discussione? E attraverso quali strade i giovani si vedono capaci del processo di cambiamento? Esso passa dall’individualismo o da forme di impegno che sfuggono alla nostra percezione? O, forse, il “come” è proprio l’obiettivo da mettere a fuoco da parte del mondo adulto?

Se così fosse i giovani ci chiedono di essere sostenuti e in questa direzione vanno investite le risorse della Chiesa imparando, come ha sostenuto anche papa Francesco, nuove modalità di presenza e di vicinanza.

Francesca Greco

Responsabile Servizio Civile Caritas

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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