Pubblicato il 7 Marzo 2020 | di Redazione
0“Agire con buon senso e prudente discernimento”
“Agire con buon senso e prudente discernimento”. E’ questa l’indicazione che chiude il testo del Decreto emanato dal nostro vescovo Carmelo Cuttitta al fine di contrastare le conseguenze del fenomeno coronavirus. Il Decreto, come è facile nei tempi dei social, crea contrastanti considerazioni: chi plaude alla decisione, presa in ossequio alle misure generali delle Autorità civili e sanitarie; chi pontifica ricorsi alla preghiera come antidoto a ogni virus. Conosciamo indubbiamente la forza della preghiera; la conosce e la sperimenta per primo il Vescovo, tant’è che affida alla materna cura della Beata Vergine Maria questo momento particolarmente difficile per la diocesi ragusana e per le Chiese diocesane tutte. Siamo altresì emotivamente sensibili alla necessità di non creare psicosi e panico e monsignor Cuttitta, così come tutti i vescovi siciliani, consapevolmente e sensatamente in questo senso si esprime. Il Decreto quindi (non una semplice raccomandazione o consiglio) è indirizzato a tutta la Chiesa diocesana: ai fedeli ed ai sacerdoti, alle parrocchie, ed alle aggregazioni ecclesiali al fine di favorire l’agire comunitario caratterizzato da “buon senso e prudente discernimento”; l’obiettivo è, e resta, evitare possibili contagi.
Non rispettare le raccomandazioni, non ridurre i contatti sociali, significa non solo fare un danno a sé stessi, ma all’intera comunità. Il Decreto vescovile fa quindi appello, in ultima analisi, alla responsabilità personale ed alla necessità di cambiare le nostre abitudini, le manifestazioni della vita cristiana, anche formative e spirituali, per qualche settimana, al fine di rendere sempre più difficile al virus trovare un nuovo “ospite” al quale passare.
Senso di responsabilità che docilmente ed unitariamente accogliamo, singoli e comunità.