Pubblicato il 24 Maggio 2020 | di Carmelo Cuttitta, Vescovo
0La raccomandazione del vescovo «Rispettiamo le norme con scrupolo»
Da lunedì 18 maggio sono finalmente riprese le celebrazioni liturgiche con la partecipazione del popolo anche nelle chiese della nostra Diocesi. Bisognerà rispettare tutte le misure previste dal protocollo d’intesa tra il Governo e la Cei e le misure previste dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Con un po’ di pazienza e di attenzione, collaborando con i parroci e i sacerdoti, sarà possibile adattarci a questa situazione che speriamo possa essere superata al più presto. All’ingresso delle nostre chiese troveremo delle locandine che spiegano in modo chiaro tutti i comportamenti da seguire e, in caso di dubbi, possiamo chiedere tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno ai sacerdoti o a chi si preoccupa di curare anche questi aspetti legati alla sicurezza di tutti.
«La gioia per la possibilità di riprendere le celebrazioni liturgiche – ha raccomandato il vescovo monsignor Carmelo Cuttitta – non deve far abbassare la guardia nell’estrema attenzione da dedicare alla scrupolosa osservanza delle norme. L’organizzazione e la gestione, in questo nuovo scenario, di un numero di fedeli ancora più rilevante, rispetto a quanto possibile fino a questo momento, è fonte di grave responsabilità per i pastori e di attenta ottemperanza alle norme da parte di tutti i fedeli, nella consapevolezza che questa fase è ancora caratterizzata dalla convivenza con il virus. Il Signore porti a compimento presto – ha concluso monsignor Cuttitta – il nostro desiderio che la pandemia venga superata e che, in piena sicurezza e letizia, le nostre celebrazioni possano tornare a svolgersi con serena ordinarietà».
Il decreto del vescovo che ridà il via libera alle celebrazioni con i fedeli, che come tutti gli atti è controfirmato dal cancelliere don Paolo La Terra, contiene 19 prescrizioni sugli adempimenti da seguire. Si tratta delle norme contenute nel protocollo d’intesa tra la Cei e il Governo. Tra queste la necessità di individuare la capienza massima dell’edificio di culto, in modo da poter garantire il rispetto della distanza minima di sicurezza; l’accesso ai luoghi di culto evitando ogni assembramento, regolamento l’ingresso e l’uscita in modo contingentato e regolato da volontari; l’obbligo per i partecipanti al rito di indossare la mascherina; l’igienizzazione in modo regolare della chiesa; la sola presenza di un organista o di un animatore del canto ma non del coro che in questa fase non potrà accompagnare la celebrazione; il divieto di usare sussidi per i canti o di altro tipo (come i foglietti della messa).
Queste norme si applicano anche ai Battesimi, Matrimoni, Unzioni degli inferni ed Esequie. Il vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, ha anche disposto il rinvio delle celebrazioni di Prima confessione, Prima Comunione e Confermazione. Continueranno a essere sospese anche le feste religiose. Laddove il luogo di culto non sia idoneo al rispetto delle indicazioni, il parroco può richiedere la possibilità di celebrare all’aperto.