Pubblicato il 27 Dicembre 2021 | di Redazione
0I primi 100 anni della San Vincenzo a Ragusa: un cammino verso la contemplazione del volto di Cristo
La San Vincenzo De Paoli di Ragusa festeggia il suo primo centenario. Un’opera nata a Parigi nel 1833 dal desiderio del beato Antonio Federico Ozanam e di alcuni laici ispirati dall’ esempio di San Vincenzo De Paoli, di aiutare coloro la cui vita era stata segnata da povertà materiali e spirituali ed inaugurata a Ragusa il 6 aprile 1921 con una celebrazione da P. Giovanni Boscarino.
Ad oggi in ben 154 Paesi nel mondo milioni di volontari hanno condiviso il fine di tale organizzazione mettendosi al servizio degli altri.
La figura del vincenziano è stato il punto centrale dell’omelia del Vescovo durante la S. Messa presieduta in Cattedrale, davanti ad un’assemblea per lo più costituita da volontari vincenziani, dall’ing. Giovanni Franco Antoci, Presidente della Opera Pia Collegio Maria SS. Addolorata “F. Schininà” nei cui locali ha sede il Consiglio centrale di Ragusa, dall’Avv. Carla Schininà Iudice, nipote del Dott. Raffaele Schininà, che a Pisa conobbe il beato Coccapani e che fu fondatore della prima Conferenza a Ragusa e dall’attuale Presidente della Conferenza Giorgio Migliorisi.
Fondamentale per il volontario vincenziano è vivere in intimità col Signore attraverso la preghiera, per entrare in sintonia con Lui e conoscere la Sua volontà ed il Suo cuore misericordioso. La vicinanza all’altro nasce dalla grazia e dalla comunione vissuta e sperimentata nella preghiera, nell’Eucarestia, nei misteri della vita cristiana che bisogna essere in grado di contemplare, vivere ed incarnare nella nostra vita. Solo una persona formata, capace di saper leggere i segni dei tempi ovvero la realtà che lo circonda al fine di anticipare la domanda del povero ed in grado di amare il suo prossimo può ricoprire tale ruolo. “Per offrire un servizio efficace e fecondo nei confronti dei fratelli più poveri e bisognosi ci vuole un cuore libero, umile e semplice come quello di San Vincenzo De Paoli”: questa la richiesta fatta dal vescovo Mons. La Placa, contemplando il Bambino povero, che nasce nella mangiatoia e che assume le nostre povertà. La presenza di alcuni nuovi soci che davanti al Vescovo e all’ Assistente Spirituale, padre Rosario Cavallo, al Vicepresidente Nazionale Maria Guglielmina Trovato e al Coordinatore Regionale Camillo Biondo hanno recitato l’atto solenne d’impegno, di affidamento a Maria, hanno gettato la basi per un futuro di speranza. Il Presidente Nazionale, Antonio Gianfico, ha indirizzato un messaggio di auguri alla Conferenza.
Luisella Lorefice