Pubblicato il 28 Marzo 2022 | di Redazione
0Orizzonte ecumenico
Dopo due anni di fermo forzato sono riprese le iniziative ecumeniche. Il 2022 ha finalmente consentito i primi incontri in presenza. Le chiese sorelle (cattolica, luterana, pentecostali), che da più di vent’anni si incontrano, si conoscono e si stimano, hanno sperimentato la ricchezza di un ecumenismo spirituale che ha aperto nuovi, insperati orizzonti.
Il 18 gennaio, durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, una serata celebrativa si è svolta nella Chiesa Pentecostale “New Creation”, guidata dal pastore Giuseppe Decorato, di Scoglitti. L’incontro è stato ospitato nella bellissima e moderna struttura, inaugurata appena qualche mese prima: una chiesa dall’architettura che testimonia i più bei segni dell’armonia e dell’accoglienza.
Per la prima volta, dopo più di vent’anni, non c’era il pastore Antonio Stallone, tra i più convinti costruttori del cammino ecumenico. Antonio Stallone è tornato al Padre qualche mese fa. A raccogliere la sua eredità, nella Chiesa Pentecostale “Gesù è il mio Amico”, c’è la figlia Elisa. Erano presenti anche la Chiesa Pentecostale di Santa Croce Camerina, con il pastore Giuseppe Micieli, la Chiesa Luterana di Sicilia, con la vicepresidente del Consiglio di Chiesa, Gisela Salomon; per la Chiesa cattolica c’erano il vescovo, monsignor Giuseppe La Placa e don Salvatore Converso, direttore dell’Ufficio Diocesano per il Dialogo Ecumenico e Interreligioso. Proprio il nuovo presule, arrivato nel luglio scorso, ha guidato la riflessione della serata, insieme al pastore Decorato.
Altro appuntamento ecumenico, il 4 marzo, con la “Giornata Mondiale di Preghiera”, iniziativa ecumenica promossa da donne di varie chiese cristiane che si celebra ogni anno in 170 paesi: un intenso momento al femminile che è ormai un’esperienza consolidata.
Ogni anno, donne di un paese diverso, preparano una liturgia ecumenica e mettono in luce, oltre alle bellezze e peculiarità, alcune problematiche sociali della loro terra. È un’occasione per indurre le donne di varie parti del mondo all’azione. Quest’anno è stato il momento di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Sono loro a proporre gli spunti per la liturgia, a partire dalla lettera del profeta Geremia agli esuli di Babilonia e dalla frase “Voglio darvi un futuro pieno di speranza”.
Si prepara un altare con i simboli di quella terra e c’è lavoro per tutte che si distribuiscono i compiti secondo i propri talenti e capacità.
Il pomeriggio è stato ospitato nella parrocchia Maria SS. di Portosalvo di Scoglitti, accolti dal parroco, don Robert Dynerowicz. Hanno partecipato anche alcuni ragazzi del catechismo ed il coro è stato accompagnato dalla violinista tedesca luterana Cristiane Bader.
La colletta conclusiva finanzierà un progetto per donne rifugiate incinte che spesso ignorano i loro diritti e faticano a orientarsi nel sistema sanitario britannico.
Cettina Zafarana