Cultura evento Franco Battiato vescovo La Placa Musikanten

Pubblicato il 3 Luglio 2022 | di Antonio La Monica

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Torneremo ancora

«Prendendo spunto dal tema di queste serate: torneremo ancora, io vorrei dirvi tornerete ancora ogni volta che vi inviteremo, perché è davvero molto bello vivere questi momenti di crescita culturale e spirituale, perché alla fine è lo spirito che si eleva e se si eleva lo spirito, si eleva la qualità delle nostre relazioni, la qualità del nostro stare insieme». Con queste parole il vescovo monsignor Giuseppe La Placa ha idealmente concluso la tre giorni “Torneremo ancora – omaggio a Battiato” voluta e organizzata dalla biblioteca Diocesana all’interno del Giardino dell’Episcopio di Ragusa. Tre serate che hanno coinvolto personalità diverse e diversamente affini all’universo musicale e filosofico di Franco Battiato.

«Può sembrare insolito – afferma il direttore della Biblioteca monsignor Salvatore Burrafato – che la nostra biblioteca abbia voluto dedicare una tre giorni a Franco Battiato che non è stato solo un musicista ma un artista a tutto tondo che ha vissuto anche un complesso cammino di ricerca spirituale. Non ha forse raggiunto una meta ma si è mosso in vari territori: da quello cristiano a quello induista, dal buddismo sino al sufismo. Vogliamo omaggiare un grande artista della nostra terra che ha lasciato un segno profondo nella nostra cultura».

Un segno capace di superare le generazioni e di stimolare la ricerca interiore e culturale di innumerevoli persone. Se ne è avuta prova nel corso della prima serata, quando Vincenzo La Monica, operatore Caritas Ragusa, e Giuseppe Piccinno, impiegato statale di Lecce, hanno presentato il loro primo romanzo dal titolo “La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato”, ispirato proprio dalla figura di Battiato, dalla sua uscita di scena. Libro che sta ottenendo ottimi risultati in termini di vendite e, quel che più conta, riesce a mescolare realtà e fantasia per rendere un delicato omaggio al musicista etneo. A fare da cornice ai due scrittori l’orchestra dell’istituto comprensivo “Francesco Crispi”. A loro, infatti, è stato affidato il compito di chiudere la serata proponendo un medley dei grandi successi di Battiato. Una serata, dunque, per mettere in luce i talenti del nostro territorio, il grande lavoro dei maestri di musica coinvolti nel progetto e, soprattutto, una serata per riscoprire il piacere di stare insieme e suonare dal vivo.

evento franco battiato

«Torneremo ancora – ricorda Mariuccia Di Martino, fulcro organizzativo della manifestazione – è anche un modo per salutare la possibilità di tornare a incontrarsi dopo gli anni più difficili della pandemia e per riaccendere con appuntamenti dal forte valore culturale, sociale e ricreativo i riflettori sul centro storico di San Giovanni a Ragusa».

La seconda serata ha avuto altri protagonisti di eccezione: ai pittori Piero Zuccaro e Giuseppe Puglisi è stato affidato il compito di narrare il Battiato “pittore”, mentre l’amico Davide Massari si è soffermato sul legame che ha vissuto Franco Battiato con il nostro territorio eletto negli ultimi anni a sede per le vacanze estive e, nel 2002 set per il suo primo film, “Perduto amor”. I tre relatori hanno ricordato dell’amicizia che ha legato Battiato con il pittore Piero Guccione, con gli artisti del Gruppo di Scicli e con lo scrittore comisano Gesualdo Bufalino.

La serata di è conclusa con il concerto “Il padrone della voce” ideato e realizzato da Filippo Destrieri in collaborazione con Daniela Sassi. Destrieri è stato lo storico tastierista di Battiato negli anni del maggiore successo commerciale, ma ha scelto per questa occasione di proporre con la sua avveniristica strumentazione elettronica, il repertorio più sperimentale del musicista.

Infine, per la terza serata, in un giardino sempre più colmo di persone, il teologo Paolo Trianni ha ripercorso in una sequenza di citazioni, il cammino spirituale di Battiato, Impresa non facile data la molteplicità di interessi dell’artista in questione, capace di spaziare dalla scuola esoterica di Gurdjeff ai mistici cristiani, dai sufi ai grandi maestri del buddismo tibetano. Trianni, da grande esperto della materia, ha saputo tracciare un iter pieno di suggestioni che ha ipnotizzato la platea.

Lo spazio musicale, infine, ha regalato grandissime emozioni con i “Musikanten” guidati da Mirko Marsiglia, con la voce femminile di Marisa Mattei. A loro va dato il merito di avere evocato con rispetto e con gioia la figura di Battiato, senza mai cadere nell’imitazione, anzi dando forza sincera ai grandi successi del musicista. Un tripudio di note e di applausi che ha davvero scaldato i cuori.

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Autore

Giornalista professionista presso “La Sicilia”.



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