Pubblicato il 28 Giugno 2022 | di Redazione
0Le donne testimoni e tasselli di pace
In occasione dell’apertura dei festeggiamenti in onore di Santa Rita, il parroco della parrocchia San Francesco di Paola di Vittoria, don Salvatore Mallemi, ha chiesto all’associazione “Il Filo di seta-sportello ascolto donna” di realizzare un qualcosa che avesse come tema la pace e per icona Santa Rita.
L’associazione che da quindici anni si occupa di donne a 360 gradi, anziché preparare la solita conferenza a tema, ha pensato di realizzare un incontro-testimonianza dal titolo “Donne: tasselli di pace”.
Una socia ha preparato un quadro con sei tasselli a mo’ di puzzle, così ogni donna dopo aver raccontato la propria esperienza, ha tolto un tassello che alla fine ha mostrato il volto di Santa Rita, donna di pace.
L’incontro è stato preceduto da un’introduzione da parte della presidente Rosa Perupato che ha preso spunto da alcune frasi del Santo Padre dette in occasione di una recente intervista sul tema della pace e della donna. In quell’intervista, il Papa dice che il conflitto, la guerra non sono solo quelle con le armi, ma ogni forma di violenza… sulle donne, sui bambini, nei litigi familiari… E continua parlando della figura della donna dicendo che esse sono la Riserva dell’Umanità perché hanno la capacità di piangere e sono sempre presenti nell’incrocio delle fatalità.
La pace si costruisce nel nostro vivere quotidiano, in tutti gli ambienti in cui siamo inseriti ed ha un significato profondo. La pace è uno stato di pienezza e di integrità gioiosa, di sicurezza derivante dalla giustizia, dalla pace fraterna, intesa come frutto della carità vicendevole.
Dopo si sono susseguite le esperienze di cinque donne che in vario modo sono portatrici di pace: la prima è stata una giovane donna che ha testimoniato l’esperienza di Chiara Lubich, la cui chiamata è scaturita sotto i bombardamenti e che ha diffuso a piene mani, semi di pace; poi una volontaria dell’associazione “Il Filo di seta – sportello ascolto donna” , in prima linea contro la violenza sulle donne con un impegno h24; quindi una suora dell’ordine missionario di Santa Teresa del Bambin Gesù che da alcuni mesi insieme ad un’altra sorella ha aperto una casa a Marina di Acate per aiutare tutte quelle famiglie “invisibili” che vivono lì; una giovane mamma che 19 anni fa ha perso tragicamente un bambino e che da questo grande dolore ha rafforzato la sua fede in Dio e che attraverso le sue opere pittoriche dà serenità e pace a chi le ammira ed infine, una biologa marina che anziché andare a salvare delfini o tartarughe marine, si è trovata a fare servizio a Lampedusa o in mare aperto per recuperare cadaveri o salvare vite umane.
A detta del parroco e dei tanti presenti, non si potevano aprire i festeggiamenti in onore di Santa Rita, in maniera migliore.