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Pubblicato il 27 Settembre 2022 | di Redazione

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A scuola “con tutti i sensi”!

4 marzo 2020. Edizione straordinaria: in Conferenza stampa il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, comunicano la decisione della sospensione delle attività didattiche nelle Scuole e nelle Università in via precauzionale a causa dell’emergenza Coronavirus.

Sembra proprio una “bella” notizia! Una vacanza inaspettata che piove all’improvviso sulla quotidianità scolastica degli studenti di tutta Italia!

#andràtuttobene è l’hastag che ci accompagnerà con una certa vivacità all’inizio di questa strana avventura, ma che via via diventerà sempre meno carico di speranza perché a volte la stanchezza e la sfiducia hanno preso il sopravvento!

E mentre prima alle 7 e 57 del mattino una sonora sgridata della mamma, irrompendo nella stanza buia, interrompeva i sogni più belli degli scolari desiderosi di imparare e scandiva l’inizio di una giornata dinamica a scuola, con la Didattica a distanza i ritmi e le lezioni si sono alternati a volte in maniera più “spenta e lenta”, con una connessione a volte stentata, per seguire le lezioni davanti ad uno schermo di un computer, tablet, smartphone, con una felpa indossata sopra un pigiama ancora caldo di letto.

È vero: la Dad ha spronato, insegnanti ed alunni, a non cadere nel vittimismo della difficoltà che abbiamo attraversato. Ma, malgrado la buona volontà e la notevole capacità di reagire, “ne ha risentito sia la trasmissione del sapere sia la qualità dell’apprendimento” (M. Recalcati).

In questi due anni siamo stati costretti ad indossare una mascherina che ci ha coperto metà del volto e a stare ad un metro di distanza gli uni dagli altri; non è stato possibile più tendere la mano all’amica del cuore o dare il batticinque per il 10 e lode conquistato o cantare a squarciagola durante lo spettacolo di fine anno.

Siamo stati costretti, a scuola e fuori dalla scuola, a limitare le occasioni di incontro fisiche, di cui disponevamo prima che il Coronavirus facesse irruzione nelle nostre vite, quegli incontri che attivavano tutti i nostri sensi. “Dice mamma Rocca: si guarda ma non si tocca!” sembrava il nuovo motto imperante!

Il “gioco” dell’apprendimento-insegnamento ha dovuto fare i conti con i sensi, anzi senza sensi: senza toccare, senza sentire odori, senza vederci completamente, con notevoli difficoltà per ascoltarci e respirare e senza poter gustare, ad esempio, quella piccola condivisione naturale e spontanea tra compagni di scuola in cui ognuno taglia un triangolino del proprio piccolo panino imbottito e lo offre dicendo “scambiamocelo” come se fosse un segno di pace.

Tutto questo, sia pur necessario e doveroso, è stato davvero faticoso!
Le piattaforme che abbiamo sperimentato non possono in alcun modo sostituire l’incontro fisico e un virus così invadente ci ha fatto desiderare, come l’acqua nel deserto, l’incontro con gli altri e l’imparare a scuola con tutti i sensi.

Suona la campanella di inizio di questo nuovo anno scolastico! È un anno che quasi si affaccia timidamente come quando si esce di casa dopo una tempesta e si comincia ad intravvedere un delicato arcobaleno nell’azzurro del cielo: l’arcobaleno #andràtuttobene che abbiamo dipinto e sognato all’inizio di questo brutto temporale.

Possiamo ri-cominciare con senso e con tutti i sensi muovendo nuovi passi nel mondo del sapere e della crescita, sia alunni che insegnanti, imparando ad apprezzare ogni singolo minuto di scuola vissuta in presenza, gustando il gioco di insegnare e il gioco di imparare per diventare grandi.

#Andràtuttobene: Buon inizio scuola con tutti i sensi!

Concetta Vaccaro

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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