Vita Cristiana

Pubblicato il 27 Ottobre 2022 | di Redazione

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Il mese del Santo Rosario

Mi chiedo e mi piacerebbe condividere con i due amici che leggeranno queste note, cosa proviamo quando prendiamo in mano la coroncina del Rosario per iniziare a pregare, a prescindere se siamo soli o recitiamo insieme nelle nostre famiglie, in chiesa o seguendo TV 2000.

Provo ad azzardare, rischiando di non essere  carino se penso che, approcciare alla recita del Santo Rosario sia divenuta una modalità che tiene conto dei passaggi tanto conosciuti, fino a rendere tutto un fatto meccanico: preludio alla preghiera, enunciazione del mistero, breve pausa di meditazione (non sempre) e quindi la recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria (dieci volte) e del Gloria al Padre; tutto con giusta attenzione ad invertire i ruoli della recita; salvo qualche piccola variante, come accade durante la recita pomeridiana presso la Grotta di Lourdes,  dove non è prevista l’intercalare preghiera a Gesù.

La festa della Madonna del Rosario, istituita da Papa Gregorio XIII, ricorre il 7 di ottobre e celebra, in qualche modo, l’antica usanza di adornare con rose la statua della Madonna e per questo “rosario”.

A prescindere, comunque, dalle premesse storiche le preghiere contenute nella recita del Santo Rosario sono le più belle ed importanti fra tutte le altre.

Il Padrenostro è la preghiera insegnata da Gesù agli apostoli mentre l’Ave Maria nella prima parte contiene il saluto dell’Angelo a quello di Elisabetta a Maria e nella seconda parte l’invocazione di preghiera per i peccatori.

Le due preghiere sono strettamente collegate tra loro e in loro possiamo dedurre il messaggio che il Cristo ci invia per mezzo degli apostoli ai quali suggerisce la preghiera da rivolgere a Dio e tramite sua Madre, che diviene il mezzo di collegamento con il mondo di oggi.

Ed in questo Disegno Divino, Lui il profeta per eccellenza e le persone scelte da lui: i discepoli, sua Madre, i veggenti; persone quasi sempre poveri, ignoranti: ULTIMI.

Persone che in comune hanno la semplicità della loro posizione sociale, la purezza della povertà dignitosa, la disponibilità a donarsi attraverso il loro: ECCOMI, SIA FATTA LA TUA VOLONTA’.

Con la recita del Rosario noi celebriamo Maria, messaggera divina capace di parlare ai nostri cuori di pietra.

A Lourdes puoi vedere scorrere i “frame” di questa pellicola che sin dalla prima apparizione (il vento che non muove le foglie degli alberi) ci conduce , passo dopo passo, sulla via che porta a Lui.

Ed allora, il più importante collegamento tra il divino ed il terreno e la Madre di Cristo che, nel suo splendore, appare a Bernadette recante sul braccio destro la corona del rosario.

Il Signore è rimasto antico, non ha il fax, non usa internet, quando vuole dirci qualcosa invia sua Madre tra noi, sottolineando che possiamo collegarci a Lui attraverso le preghiere del Santo Rosario che rivolgiamo a sua Madre.

Non è complicato, è più difficile descriverlo che praticarlo attraverso il Padrenostro e l’Ave Maria.

L’inizio della prima preghiera sottolinea e condivide che nostro Padre stà nei cieli dove esiste il suo Regno; luogo che ha accolto suo figlio fatto uomo come a testimoniare che la Casa Eterna può essere abitata anche dal nostro spirito.

Niente della vita terrena di Gesù è accaduto per caso, anche il minimo particolare ha grande significato, a patto che venga letto con cuore umile disposto alla obbedienza della sua Volontà “come in cielo così in terra”.

Si tratta di una premessa di impegno alla quale può fare seguito la supplica riferita al pane di vita quotidiano (questo è il mio corpo . . . .) con la richiesta di remissione dei peccati (debiti) che non può non essere conseguenza della nostra capacità di perdonare all’altro.

L’ultimo rigo di questa bellissima preghiera è forse il più struggente, a prescindere della doppia formulazione con l’aggiunta di “anche” (come noi).

La prima “non ci indurre” rispetto alla attuale “non abbandonarci” differiscono in una logica di “abbi cura della mia debolezza” rispetto alla pressante richiesta di non considerarci degni di paragone con Gesù assai provato dalle tentazioni di Satana, che comunque rimane sconfitto dalla grande fede verso il Padre (non di solo pane vive l’uomo), noi non siamo tanto forti da resistere alle tentazioni del demonio.

L’Ave Maria è una importante preghiera, quasi a sottolineare la dolcissima figura della Madonna che non ha esitato ad accogliere la volontà di Dio (eccomi, sono la serva del Signore).

Nella prima parte contiene il saluto dell’Angelo e quello della cugina Elisabetta, nella seconda l’invocazione di preghiera per i peccatori.

Invocazione che la Madonna trasmette a Bernadette in occasione della ottava apparizione: “pregate Dio per la conversione dei peccatori” e quindi “avanzate in ginocchio e baciate la terra in penitenza per i peccatori”.

Solo per sottolineare come il Santo Rosario rappresenta un momento di preghiera che condivide gli insegnamenti di Cristo, trascritti nei vangeli, durante la sua presenza terrena, come anche la Madre intermediaria d’amore che appare a una veggente (Bernadette) con la corona del Rosario sul braccio destro a voler significare che la recita del Santo Rosario è gradita a Dio poiché è rivolta alla Madonna resa da Lui tramite con tutti noi.

Riccardo Roccella

 

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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