Vita Cristiana

Pubblicato il 29 Gennaio 2023 | di Redazione

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La vita è un dono meraviglioso

L’intera comunità di Acate, la parrocchia, l’Azione Cattolica si sono strette attorno ai familiari di Maria Carmela Di Bernardo, la maestra rimasta vittima di un incidente stradale sulla statale Gela-Piazza Armerina. L’ha ricorda con particolare affetto la parrocchia San Nicolò di Acate nella quale Maria Carmela era molto impegnata come catechista, animatrice, corista. Maria Carmela era, tra l’altro, la nipote di don Mario Cascone e, in questo momento particolare, la redazione di Insieme e l’Ufficio Comunicazioni Sociali si sentono particolarmente vicini al direttore.

Tanti i ricordi e i messaggi che sono stati affidati ai social per partecipare al dolore dei familiari e condividere quegli squarci che Maria Carmela ha ora affidato ai nostri ricordi. Tra tutti i messaggi abbiamo selezionato quello di don Vincenzo Guastella che ci aiuta a riflettere sul valore della vita e su quella che lui ha definito l’«urgenza di vivere». Lo riproponiamo.

«In questi ultimi giorni ho riflettuto su una cosa importante: l’urgenza di vivere. Molto spesso ci accomodiamo come se non dovessimo mai lasciare questo mondo. Perdiamo secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi e perfino anni a rincorrere pensieri irraggiungibili, a piangere su quanto ingiusta sia la vita perché non ci ha permesso questa o quell’altra cosa. Ci permettiamo pure il lusso di litigare e di restare con i cuori pieni di rancore e di odio per cose futili. Poi arriva il “nostro giorno”, il giorno del congedo da questa vita terrena, io lo chiamerei il nostro attimo. Di punto in bianco non ci siamo più, finisce tutto, e ci rendiamo conto di come, tutto quello che pensavamo fosse importante, necessario, tutto ciò per cui abbiamo sofferto, pianto, litigato… tutto si ridimensiona, tutto assume uno sguardo diverso. I nostri diritti, i nostri capricci, ciò che ci ha fatto allontanare e litigare con i nostri fratelli e sorelle, tutto diventa irrisorio.

La vita è un dono, un dono meraviglioso che ci viene fatto. Non è a tempo indeterminato, almeno quella su questa terra, e ciò che lo rende speciale è il non sapere quando finirà. Non sprechiamo il nostro dono dietro frivolezze. Hai litigato con qualcuno/a? Vai ad abbracciarlo/a ora che ancora ne hai la possibilità. Dì ti amo, ti voglio bene, scusami più spesso. Abbraccia, ridi, condividi, apprezza, ringrazia più spesso, perché quando tutto si fermerà non avrai più tempo.

Cara Maria Carmela, da buon lapa manza (così come piaceva chiamarmi), ho preso il mio tempo per cercare di scrivere qualcosa di costruttivo che aiuti me e chi, come me, soffre questa grande perdita. Tengo dentro il mio cuore tutto ciò che abbiamo condiviso e ti ringrazio perché in questi primi anni del mio ministero sacerdotale mi hai aiutato a portare il peso di molti impegni. Molte sono state le persone che ti hanno ricordato in questi giorni e questo denota la grandezza di cuore che avevi. Ho cercato di accompagnarti nel migliore dei modi, nei momenti belli, in quelli meno belli, nei periodi di comprensione ed in quelli di scontro. Adesso ti passo il testimone: da oggi tocca a te guidarmi e tocca a te pregare per me. Ti voglio bene Maria Carmelù, buona Gioia eterna!».

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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