Pubblicato il 26 Febbraio 2023 | di Redazione
0Vivo il dolore ogni secondo ma trovo bella la mia vita
Parlo di me ma perché possa arrivare agli altri:
Ogni qual volta posso farmi fare uno shampoo dopo varie precauzioni mi faccio il segno della croce sempre. Avviene non tutte le settimane purtroppo… In inverno la doccia quasi me la scordo. Maria mi lava o a letto o a pezzi davanti al lavandino mentre io tremo e prego.
Ho la glicemia che si alza e ogni tanto mi portano un dolce e allora lo mangio con gran senso di colpa e poi devo misurare il valore ma sono felice nei momenti in cui posso averlo. Molto felice.
Compro libri in eBook perché non posso facilmente reggerli cartacei, ma esiste il Kindle e lo benedico. Così come tutto ciò che è tecnologico e mi viene incontro.
Non posso andare in auto e quando ci si sposta al mare vado per il viaggio di andata e quello di ritorno dopo due mesi e prendo tre medicine e sto in grande ansia perché niente deve succedermi e meno che mai una frenata anche infinitesimale. Rischio troppo. E giungo a casa trasformata in viso e devo coricarmi immediatamente esausta.
Ho bisogno di compagnia costante.
Non sono mai andata a trovare i miei figli e Dio solo sa cosa loro hanno in cuore e ciò che hanno perso.
Non esco da ormai dal 2014 e non potrò uscire mai più. Senza se e senza ma.
Il dentista è un problema enorme e così fare una risonanza magnetica che non posso fare sebbene mi necessiti tanto tanto.
Non posso farmi fare una piega ai capelli.
Nessuno può sfiorarmi in alcun posto del mio corpo.
Sono invalida civile.
Il viaggio non esiste da una vita.
Non posso ricevere persone in visita perché mi stanco moltissimo anche se sto a letto. Viene solo mio fratello ogni settimana ma non sempre ed è un’ora difficilissima.
Poi chiedo perdono a me stessa e prendo un farmaco.
Riempio la casa di oggetti belli e quadri e cuscini e compro di tutto aiutata dai commercianti che fotografano e poi ho vestaglie stupende e camicie da notte e spille luccicanti e divento bambina e mi ritengo fortunata in ciò e ringrazio un qualunque Dio.
Scrivo ed è dono enorme e ne ho una contentezza interiore.
Guardo il cielo fuori sugli Iblei e ogni mattina mi alzo con dolori enormi ma penso che ho avuto due case che mi hanno salvato la vita e così tante badanti che la hanno salvata a me e alla mia famiglia. Sono grata per sempre e lo ricordo a me stessa in ogni attimo di esistenza.
Oggi ho pranzato a letto distrutta.
Ho abiti che piangono negli armadi. Naturalmente non ho fine settimana né domeniche. Né gite né ristoranti da decenni.
La mia vita io la trovo bella! Fatta di molto. Di molti. Interessante assai. Ho conosciuto gente grande e importante. Sono attenzionata da moltissimi. E mi piace stare in casa. Tanto.
Non desidero la vita degli altri né ritengo ingiusto il mio stato né ho invidie, senza indulgere nella profondità del dolore fisico e di quello che vivo in ogni secondo.
Letizia Dimartino