Pubblicato il 26 Maggio 2023 | di Redazione
0Istituto del Sacro Cuore in festa
«Mi hai chiamato? Eccomi Signore!». È la risposta che il giovane Samuele (1Sam. 3,10) diede a Dio in quella famosa notte del suo mandato a Profeta d’Israele. La stessa risposta, che le nostre giovani sei sorelle: Sr. M. Delice Esthelle, Sr. Henriette, Sr M. Emma, Sr M. Sushmita, Sr M. Gloria e Sr. M. Eucharia, hanno pronunciato in perpetuo il 9 maggio nella cattedrale San Giovanni Battista di Ragusa, alla presenza del vescovo della Diocesi, monsignor Giuseppe La Placa e nelle mani della Madre Generale Sr. Ester Mazzara. Con i voti evangelici di castità, povertà e obbedienza, la persona si lega con vincolo speciale a Gesù Cristo, per appartenergli totalmente e divenire cosi “una lode della Gloria e dell’Amore Misericordioso di Dio” che si concretizza nell’amore verso tutta l’umanità, nel nostro specifico di Suore del Sacro Cuore, verso quell’umanità più somigliante a Gesù Crocifisso, perché emarginata, abbandonata, orfana, malata, povera, detenuta, espressione apostolica, del Dono-Carisma, che lo Spirito ha donato alla nostra Beata Madre Fondatrice Maria Schininà e che ognuna di noi ha ricevuto ed è stata chiamata a viverlo, nell’Istituto da Lei fondato.
Il vescovo, nella sua omelia, citando il testamento spirituale della Beata Maria Schininà “Amate, amatevi. Amate Gesù, amate le anime”, ha sottolineato che: «quest’amore esige che si realizzi nella Comunità in cui si è inseriti: non si possono amare i poveri, gli emarginati etc,. se non si è capaci di amare e servire giorno per giorno le sorelle della propria Comunità e della propria Famiglia Religiosa».
Inoltre con paterna fermezza, rivolgendosi alle sorelle Juniores, ha ribadito: «Questa nostra Chiesa ha bisogno del vostro annuncio, della vostra testimonianza. Mostrateci l’Amore di Dio con l’entusiasmo del vostro generoso servizio ai poveri e ai bisognosi. Abbiamo bisogno non di discorsi, ma di esempi di vita, di donazione concreta e generosa».
Ognuna di noi, consapevole di operare nel nome di Gesù Cristo, con la forza e la potenza del Suo Spirito, è impegnata a mostrare, con lo specifico della nostra femminilità, il primato di Dio, con la gioia e la certezza di essere un «canale della sua Tenerezza Materna», che raggiunge non solo tutte le sorelle e i fratelli che la divina provvidenza ci fa incrociare con la missione apostolica, ma attraverso la preghiera raggiungere tutta l’umanità e continuare, un giorno dal Cielo, a far sentire i battiti del Cuore di Cristo che non cessa mai di donare il suo Amore misericordioso a tutti i suoi figli, specie più lontani.
Con sentimenti di gratitudine, ci auguriamo di non cessare mai di essere, in questa Chiesa particolare, «il canale della Tenerezza dell’Amore Misericordioso del Cuore di Cristo», e consapevoli dei nostri limiti ci affidiamo alla guida, alla cura, alla preghiera del suo Pastore e dei suoi ministri.
Suor Graziella Viscosi, scgr