Società

Pubblicato il 27 Giugno 2023 | di Vincenzo La Monica

0

Uno spazio accogliente e familiare

È già trascorso un anno da quando la Caritas diocesana ha iniziato l’esperienza del centro di socializzazione “C’è Tempo” che opera presso i locali messi a disposizione dalla parrocchia San Pier Giuliano Eymard. Il centro che è stato avviato grazie a un finanziamento di Caritas Italiana a valere sui Fondi 8 per mille, ha iniziato con delle finalità ben precise, ma cammin facendo ci si è accorti che le necessità del territorio, oltre a quelle pensate in sede di strutturazione del servizio, erano molte di più. Cosi, pur mantenendo l’idea iniziale gli operatori e i volontari hanno cercato di modellare gli interventi, rispondendo alle necessità e ai desideri delle persone che frequentano il centro.

Importante è stato il coinvolgimento di numerosi volontari, soprattutto giovani, tra cui i ragazzi in servizio civile universale e quelli (ben 19!) che hanno chiesto di svolgere a C’è Tempo i loro Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex Alternanza Scuola – Lavoro).

Non sono mancati altri volontari che con grande generosità hanno dato disponibilità, ognuno con le proprie competenze, a seguire le tante persone che frequentano il centro attraverso laboratori didattici.

Sono state circa 150 le persone che in questo anno hanno preso parte ai tanti laboratori che si sono alternati durante ogni mese: cucito, uncinetto, giardinaggio, cucina/cake design, teatro (da cui è nata la compagnia Felici), laboratorio artistico, zooantropologia didattica, bellezza, conversazioni in lingua francese, inglese e spagnolo, apprendimento del pc. Non sono mancati gli eventi culturali come conferenze, presentazioni di libri con possibilità di confronto con gli autori, conferenze sull’astronomia, momenti di fraternità. Questo è stato “C’è Tempo”!. Ma non solo: si sono organizzate anche attività sportive per i ragazzi, come pallavolo, calcetto e palla a canestro. Per ultima, ma non come importanza, è appena iniziata un’azione di comunità capace di fornire competenze linguistiche per le persone adulte provenienti da altre nazionalità. Si tratta di una classe di 22 partecipanti a cui si aggiunge un servizio di baby sitter, attivo durante le lezioni, che consente a molte mamme di partecipare.

Il direttore della Caritas Domenico Leggio ricorda come un anno fa l’obiettivo di “C’è Tempo” fosse quello di contrastare la solitudine, la tristezza e le preoccupazioni di tante persone sole ma anche di canalizzare le disponibilità e ricchezze di tante persone di buona volontà.

«A distanza di 12 mesi possiamo dire che la testimonianza di questo centro è viva e produce frutti. Ma tutto quello che si è fatto fino ad oggi non è un punto di arrivo, ma la tappa di un percorso che si inserisce anche nelle raccomandazioni che il nostro vescovo Giuseppe ci ha affidato durante l’ultima Assemblea diocesana sul Sinodo. In questi luoghi infatti si sperimenta la gioia di camminare insieme, al di là dell’età, del credo religioso e della nazionalità intessendo relazioni autentiche e valorizzando i talenti che ciascuna persona possiede. Ritengo inoltre che questo luogo sia un’opportunità che si aggiunge alle proposte culturali, sociali e aggregative della città di Ragusa, rispondendo così anche alla chiamata di papa Francesco per una Chiesa in uscita».

Esperienza innervata dalla linfa dell’amore cristiano

Un servizio della Caritas diocesana non può essere una proposta come le altre, ma deve distinguersi per alcune caratteristiche che ne segnano l’appartenenza alla realtà ecclesiale. Per questo motivo in questo anno ci siamo ingegnati per offrire una programmazione ricca e varia, ma a partire sempre da uno spazio accogliente e familiare, capace di permettere momenti di aggregazione creativa, socializ-zazione tra persone di diversa età anagrafica, persone italiane e non, che si sono incontrate con ri-spetto e inclusione. Quello che ci ha riempito il cuore in questi mesi è stato il clima familiare, di fi-ducia e di serenità che si è venuto a creare. Non era facile immaginarlo nel giorno dell’inaugurazione. C’è Tempo è un punto di partenza, il nostro desiderio è che il centro diventi sempre più una famiglia che accoglie con amore, capace di offrire le migliori attività, ma innervata dalla linfa dell’amore cristiano, che deve scorrere attraverso ogni proposta organizzata, pensata per la persona.

Emiliano Amico Responsabile del servizio di “C’è Tempo”




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑