Pubblicato il 1 Dicembre 2023 | di Redazione
0La festa dell’iniziazione cristiana
Lo scorso 12 novembre i ragazzi di secondo anno di catechesi, insieme ai loro genitori, hanno vissuto un’esperienza di confronto e fraternità, incontrando il vescovo monsignor Giuseppe La Placa. È stata una vera e propria festa dell’iniziazione cristiana, curata in ogni dettaglio dagli Uffici Diocesani Catechistico e Pastorale della Famiglia.
Il tema, dal titolo prettamente sinodale: “In Cammino …verso Te”, ha preso spunto dalla Liturgia della XXXII Domenica del tempo Ordinario ed è stato proposto a tutte le parrocchie della Diocesi che hanno accolto con entusiasmo l’invito, centinaia di ragazzi e genitori, infatti, hanno partecipato alla festa.
L’incontro ha dato ai genitori la possibilità di essere introdotti al percorso di iniziazione alla fede dei loro figli e di comprendere il valore della proposta catechistica parrocchiale, di cui essi stessi sono protagonisti in quanto chiamati a sostenerla con l’esempio, non solo nella vita familiare ma anche nella dimensione comunitaria. Solo un autentico coinvolgimento dei genitori nel percorso catechistico dei loro figli rende questo percorso veramente efficace, permettendo di permeare il messaggio cristiano alla realtà familiare.
In questo, la Pastorale della Famiglia svolge un ruolo particolare ed essenziale: il nostro vescovo Giuseppe, nella Lettera pastorale “Un solo gregge, un solo pastore”, ritiene cruciale il richiamo all’attenzione alla famiglia. Partendo dal concilio Vaticano II, fino alle recenti esortazioni di Papa Francesco, la Dottrina Sociale della Chiesa sostiene ed incoraggia la pastorale familiare. È la famiglia la più bisognosa di un toccasana dinnanzi al cambiamento d’epoca in cui viviamo e in cui ha sempre più spazio il relativismo accompagnato, al contempo, da un esasperante conformismo. Ed è proprio da questa impellente necessità che è nata, una decina di anni fa, l’idea della festa dell’Iniziazione cristiana.
La mattina del 12 novembre, bambini e genitori sono stati accolti nelle postazioni predisposte nelle parrocchie del Preziosissimo Sangue, del Sacro Cuore di Gesù, di S. Maria Ausiliatrice e di San Giuseppe Artigiano, che hanno generosamente messo a disposizione i loro locali.
I genitori dei ragazzi hanno riflettuto sullo stesso brano in una chiave sponsale che riguarda il loro essere coppia e genitori. Hanno capito che il matrimonio va preparato e, quindi, è importante, per non farci trovare impreparati, mettere da parte l’olio! Il matrimonio è una relazione sacra che ci chiede di amare senza risparmiarci e che manifesta attraverso gli sposi l’amore di Dio. I 300 genitori presenti, divisi in 8 gruppi, hanno acquisito la consapevolezza che la Grazia di Dio ci viene in aiuto, ma serve anche il nostro impegno e la nostra volontà, la nostra capacità di donarci senza chiedere nulla in cambio, di affidarci a Gesù nella preghiera.
I bambini sono stati affidati agli animatori e ai catechisti accompagnatori che hanno contribuito a rendere la mattinata intensa e coinvolgente.
L’incontro preparato per i ragazzi è stato strutturato sul Vangelo della Domenica che presentava il brano della Parabola delle dieci vergini. Il metodo della narrazione, la presenza di un animatore che impersonava le vergini stolte e un gioco, nel quale bisognava “guadagnarsi” l’olio per la lampada, ha permesso ai ragazzi di riflettere sull’importanza di camminare insieme incontro a Gesù, con le lampade del cuore accese ed alimentate dall’olio delle opere buone, dell’amore, della speranza e della carità. Ognuno, poi, ha costruito la propria lampada di cartone e con queste in mano, ci siamo tutti ritrovati in cattedrale per la celebrazione della Santa messa attorno al nostro caro vescovo Giuseppe che, come sempre, ci ha accolti e coinvolti con affabili parole di padre, di educatore, di amico.
La cattedrale era stracolma di bambini e genitori, i loro volti erano raggianti, sereni. I ragazzi del coro parrocchiale Maria SS.ma Nunziata di Ragusa hanno animato la liturgia coinvolgendo i loro coetanei e tutta l’assemblea, accompagnandoli a vivere la celebrazione in un’atmosfera di “giovane” spiritualità
Nell’omelia, il Vescovo ci ha condotti, pian piano, a scoprire sempre più il senso dell’essere luce nel mondo, così si è rivolto ai ragazzi: «Come le lampade che oggi avete costruito così siate anche voi luce, perché, come avete cantato nell’Alleluja, la vera festa siete voi che camminate insieme e verso Lui!». Poi, interloquendo con loro e prendendo sempre spunto dall’Alleluja e dalle lampade, ha spiegato che possiamo fare luce solo se siamo lampadine avvitate e non svitate dalla fonte dell’energia che, per noi, è Gesù.
Il vescovo ha concluso invitando i presenti ad essere luce per se stessi e per coloro che gli stanno accanto, luce in un mondo dove si scorgono tante tenebre. Tenebre che i ragazzi hanno identificato con: invidia, gelosia, cattiveria, bullismo, guerra, tenebre che offuscano il loro futuro ma che potranno essere squarciate se ognuno di noi si impegnerà ad essere lampadina avvitata a Gesù, vera “luce”!.
Solo cosi, quando ci saranno periodi di tenebra, non resteremo senza olio e potremo comunque illuminare la nostra vita ed entrare nella stanza nuziale insieme allo Sposo, senza perderci nelle tenebre, come sostengono e si auspicano le equipe dell’ufficio catechistico e di pastorale familiare che con tanto impegno hanno preparato l’incontro.