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Pubblicato il 24 Novembre 2014 | di Redazione

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In attesa della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Ci sono episodi che testimoniano quanto sia ancora dominante nella nostra società la misoginia in tutte le sue forme: da quelle gravissime di violenza che si consumano quotidianamente contro la moglie o la compagna che non accetta la sottomissione, a quelle che vengono tollerate invocando la libertà di stampa, il diritto al gossip nei confronti di donne che hanno scelto un ruolo pubblico.

Alla donna non si perdona nulla. “Se sei brutta, come si direbbe parafrasando una vecchia canzone,ti tirano le pietre”. Ricordo , per averli sentiti con le mie orecchie gli apprezzamenti sul tipo “Pari ‘na massarotta!” di un  uomo politico siciliano nei confronti di una collega che aveva avuto più fortuna di lui nella carriera politica perchè molto più preparata e intelligente.

Sappiamo quanto il cabaret di bassa lega abbia puntato negli anni sulla voce di una o sulla scarsa avvenenza di un’altra donna in politica.

Se sei bella, dobbiamo dire oggi, ti tirano le pietre.” Il tiro a bersaglio è cominciato con le ministre dei governi Berlusconi. Pettegolezzi, indagini sulla vita privata,il tutto con il consenso della sinistra perchè  all’epoca tutti i mezzi erano leciti pur di far cadere l’odiato avversario.

Ora ad essere colpite sono le ministre scelte da Renzi, a parte la gaffe di Rosy Bindi, oggetto di un precedente articolo, si è giunti a una vera persecuzione nei confronti di donne la cui unica colpa è essere belle.

Una in particolare, che sembra uscita da un dipinto del Botticelli, sposata, madre di due figli, è stata fotografata mentre all’interno della sua auto stava prendendo un gelato e la foto è stata pubblicata con un commento da pornografia.

Pare che il direttore del settimanale gossipparo in questione subirà una sanzione da parte dell’Ordine dei giornalisti. E’ il minimo che gli possa accadere. Non basta giustificarsi da Fazio dicendo:” Abbiamo sbagliato il titolo.”

No, non è solo uno sbaglio, il messaggio di queste sporche operazioni (chiamiamole come meritano!) è “Sei così bella che non devi fare il ministro della repubblica, a te spetta solo un ruolo nelle fantasticherie erotiche degli Italiani!”

E ditemi se questa non è violenza!

 

 

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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