Vita Cristiana

Pubblicato il 16 Luglio 2024 | di Alessandro Bongiorno

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Un canto di gioia e di speranza

Un canto di gioia e di speranza. Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Beata Maria Vergine del Monte Carmelo, la Chiesa di Ragusa ricorda con riconoscenza, affetto, stima e gratitudine il terzo anniversario dell’ordinazione episcopale di monsignor Giuseppe La Placa. Tre anni nel corso dei quali il vescovo si è speso con generosa disponibilità e attenzione alla cura di una Diocesi si accinge a celebrare con il Giubileo il suo 75esimo anno di vita. In questo triennio monsignor La Placa è già riuscito a dare un indirizzo preciso al suo episcopato spendendosi sia sul fronte dell’annuncio del Vangelo che della carità. In cattedrale il terzo anniversario dell’ordinazione episcopale è stato celebrato con un solenne pontificale presieduto dal vescovo stesso. Gioia e speranza sono state le parole chiave dell’omelia che ha preso spunto dal Magnificat. Monsignor La Placa ha colto ancora una volta l’occasione per invitare tutti «ad alzare lo sguardo e ritrovare la bellezza del nostro essere Chiesa». Una Chiesa che può ancora crescere nella fede, nella speranza e nella carità. Sulla carità monsignor La Placa ha poi posto un accento particolare. «Solo questo – ha detto – ci porterà a rinnovare ogni giorno l’amore alla Chiesa, a questa nostra amata Chiesa di Ragusa. Di essa e non di altro tutti siamo servitori, perché servire questa Chiesa è servire Cristo nel suo mistico corpo. E la nostra Chiesa locale è una Chiesa ricca di risorse». E più avanti: «Amiamo questa Chiesa, carissimi fratelli e amici, non lesiniamo la nostra generosità verso di essa. Amare la Chiesa è amare Cristo. Aiutiamoci a vicenda ad amarla sempre più: aiutate me, aiutate i sacerdoti, aiutatevi tra di voi. Rendiamola sempre più santa e immacolata così che possa compiere la missione che Gesù le ha affidato».

Il vescovo ha proiettato verso il futuro questo anniversario (« È un giorno – ha ammesso – pieno di cari ricordi, di gratitudine sincera, di forte appello alla Divina Misericordia, di apertura del cuore alla speranza e, sull’esempio della Vergine Santissima, di rinnovato abbandono all’azione dello Spirito Santo») e si è rivolto ai fedeli per chiedere di pregare per il vescovo, i sacerdoti, i diaconi e i seminaristi. «Aiutate, con la vostra preghiera, carissimi fratelli e sorelle, a dare ali alla mia fede, aiutate il vostro vescovo ad adempiere degnamente al ministero episcopale, tenendo lo sguardo rivolto al supremo Pastore». E in conclusione ha rivolto un ringraziamento a tutto il «popolo santo di Dio, per il vostro sincero affetto e la vostra preziosa vicinanza. Vi prego di continuare ad accompagnarmi con la vostra preghiera e amicizia, non guardando alla mia povera persona, ma a ciò che il Signore ha posto sulle mie spalle e, prima ancora, nel mio cuore e nella mia mente. E in tutt’uno con me includete nella vostra preghiera l’amato presbiterio della nostra Chiesa, i carissimi diaconi e seminaristi».

Assente il vicario generale don Roberto Asta per un problema di salute, è toccato al vicario giudiziale don Maurizio Di Maria indirizzare un messaggio di augurio al vescovo. Don Maurizio ha rivolto un pensiero di gratitudine a monsignor La Placa per quanto ha già fatto per la comunità ragusana. In particolare, ha ricordato l’umiltà e l’autorevolezza con la quale sta orientando il cammino della Chiesa ragusana, lo stimolo fornito alle comunità parrocchiali per sperimentare in modo più profondo e concreto la comunione, la vicinanza e l’affetto con la quale sta vivendo le visite pastorali nelle varie comunità, l’attenzione e l’interesse verso i sacerdoti e la loro formazione, l’impulso alle comunità diaconali, il rilancio della formazione teologica, l’attenzione al cammino sinodale, la lungimiranza di guardare alla formazione dei seminaristi anche attraverso la creazione dei nuovi percorsi di studio del Seminario interdiocesano.

 


Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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