Società

Pubblicato il 28 Luglio 2024 | di Vincenzo La Monica

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Sui sentieri della carità fraterna

Hanno tutti e due compiuto a luglio il loro primo anno di vita. E tutti e due hanno presto imparato a camminare spediti e a parlare a tutta la comunità diocesana. Ci riferiamo al Centro Famiglie “Orizzonti a Colori” di Marina di Acate e dell’Emporio Solidale di Ragusa.

Il primo è stato inaugurato ai primi di luglio 2023 in partenariato con Save The Children per intervenire in favore di famiglie e minori di età 0-6 anni nel contesto della Fascia Trasformata. Nei suoi primi 12 mesi di vita ha registrato 150 contatti, di cui 87 adulti e 63 bambini.

«Abbiamo rilevato – ci dice Valeria Riva coordinatrice del Centro – diversi livelli di difficoltà e di bisogni, su cui il centro ha risposto con servizi ed attività mirate. Abbiamo incontrato mamme sole e isolate sia per il contesto territoriale in cui vivono sia per l’incapacità di parlare l’italiano. Con loro abbiamo coinvolto i piccoli che fino ad allora avevano conosciuto solo le mura di casa e gli spazi della campagna e a cui stiamo dando stimoli di gioco e crescita guidata. Abbiamo incontrato e accompagnato i papà, su cui grava la gestione esterna dei figli, le iscrizioni scolastiche alla scuola dell’infanzia e i percorsi sanitari, che purtroppo per alcuni nuclei sono complessi. Abbiamo avuto il loro riscontro positivo sul sentirsi “in famiglia”, nel poter condividere, con connazionali e non, momenti di svago, di conoscenze, di espressione di emozioni. Siamo soddisfatti per quanto costruito e motivati a quanto ancora altro si può fare per continuare a conoscere nuclei familiari nuovi e a poter essere un punto di riferimento nel territorio».

È un sentimento condiviso anche dagli operatori del progetto, come Vincenzo Carrubba: «Dopo un anno dell’apertura del “Centro Famiglie Orizzonti a Colori” possiamo affermare con sicurezza di essere soddisfatti di ciò che è diventato e di come sta continuando a crescere. Andando a cercare nei luoghi dove si pensava vivessero le famiglie, ci siamo messi ad ascoltare i loro pensieri, le loro paure, i loro sogni e da lì siamo partiti. Abbiamo creato laboratori di italiano, un servizio di orientamento legale e sanitario con consulenze pediatriche e ancora una serie di laboratori per rinforzare il rapporto che i genitori hanno con i propri figli e con se stessi».

Anche Irene Tuccio rivendica l’importanza della presenza e della rete: «Finalmente abbiamo dato ai nostri beneficiari il desiderio di essere parte del posto in cui si trovano attraverso la conoscenza dei propri diritti e la collaborazione di altri enti e di numerosi volontari. Siamo diventati un punto di riferimento, ma anche un motore di autonomia nel disbrigo dei propri documenti. Al centro non esistono gruppi di donne tunisine, rumene, albanesi, somale, marocchine; esiste solo un grande gruppo chiamato famiglia».

L’altro compleanno è quello dell’Emporio Solidale, un piccolo supermercato dove le persone in difficoltà possono accedere alla distribuzione di alimenti, altri beni primari e prodotti per l’igiene personale e della casa. L’emporio è collocato in locali messi a disposizione dall’Istituto delle suore del Sacro Cuore ed è sostenuto da Fondazione Progetto Arca. Dal luglio del 2023 ha dato assistenza a 274 famiglie che hanno effettuato la spesa per un totale di 850 carrelli e oltre 60.000 euro di spesa distribuita. Vito Piruzza, volontario all’emporio sottolinea «l’apprezzamento da parte delle persone per la possibilità di tarare l’aiuto in modo calzante alle proprie esigenze, potendo scegliere i prodotti. D’altra parte siamo, credo, l’unico luogo dove oltre al cibo vengono offerti articoli di igiene personale o degli ambienti che infatti risultano molto richiesti e a volte insufficienti rispetto alle richieste. Spesso si pensa che l’indigenza riguardi solo il soddisfacimento dei bisogni alimentari e non si fa caso all’importanza enorme, specie in chi vive uno stato di difficoltà economica, di mantenere un livello di decoro elevato».

L’emporio è anche luogo di relazioni e rappresenta una delle forme più concrete di promozione della persona umana, in conformità ai principi fondanti della Caritas. Come ci ricorda Francesco Cusumano, anche lui volontario all’emporio: «Si rivolgono all’Emporio persone di nazionalità ed età diversa, molto spesso ci ringraziano del servizio che offriamo, perché si sentono rispettati nella loro dignità e coinvolti, in qualche modo, nella scelta dei prodotti più calzanti alle loro esigenze. Sperimentano concretamente nella loro difficoltà economica la solidarietà materiale e umana della Caritas, comprendendo la natura del nostro aiuto che non è permanente proprio perché destinato a sostenere molti altri fratelli nel bisogno. Ci auguriamo che a livello di comunità possa crescere sempre di più l’attenzione nei confronti dell’Emporio e che possa tradursi in gesti concreti di donazione e di sostegno materiale a tale iniziativa che è davvero così importante per chi ha bisogno di aiuto».




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