Vita Cristiana

Pubblicato il 16 Ottobre 2024 | di Emanuele Occhipinti

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L’Azione Cattolica nel cammino sinodale della Chiesa che è in Ragusa

L’AC cammina insieme alla diocesi di Ragusa?

L’Azione Cattolica a Ragusa vanta una storia centenaria, esisteva ancor prima della istituzione della nostra diocesi, che qualche giorno fa ha celebrato l’apertura del giubileo in occasione del 75° anniversario della sua erezione; già diverse associazioni parrocchiali hanno avuto la gioia di festeggiare i primi cento anni di vita.

Può contare oltre 2.500 soci, ragazzi, giovani e adulti che animano le 30 parrocchie in cui l’associazione è presente e svolge il proprio servizio.

Quale contributo dà l’Associazione alla Chiesa ragusana?

Il servizio che sappiamo offrire, come da tradizione associativa, mira alla formazione e promozione umana nella sua integralità, senza distinzione alcuna, senza porre barriere ma accompagnando soci e simpatizzanti, ma anche la gente che vive il territorio parrocchiale, che incontra nel posto di lavoro e nei luoghi pubblici, in un percorso di crescita umana che tende alla santità. Sul modello dei tanti santi e beati dell’AC, ed in particolare mi piace ricordare il beato Pier Giorgio Frassati che presto sarà proclamato santo. Un modello di santità che, come ci ricorda spesso papa Francesco, deve essere ricercato fra le pieghe della vita quotidiana, nelle cose che facciamo giornalmente, con i fratelli che troviamo nel nostro cammino; la santità della porta accanto!

“Voi stessi date loro da mangiare” Ci spiega il tema del Convegno Nazionale dei Presidenti ed Assistenti Nazionali?

Questo servizio esige che, come credenti ed in particolare come laici di AC, dobbiamo essere uomini di speranza o, meglio, “pellegrini di speranza”, sempre! Ed esige anche quel coraggio e quella fiducia, radicati nella fede nell’unico Signore, che ci permettono di gettare le reti anche dopo una notte di pesca infruttuosa, come ci ricorda l’icona biblica che accompagna questo primo anno del triennio 2024-2027.

Il laico di AC matura, nel suo percorso formativo, la consapevolezza e la gioia di diventare pescatore di uomini a partire dagli ambienti di vita a lui propri, famiglia – scuola – lavoro – politica e così contribuire alla diffusione del regno di Dio.

Come è inserita l’AC nel cammino sinodale della Chiesa italiana?

In questi anni la Chiesa sta vivendo la grande stagione del Sinodo universale e della Chiesa italiana e l’AC è impegnata, a partire dalle realtà parrocchiali, a sostenere e promuovere il cammino sinodale raccogliendo l’invito che papa Francesco ha rivolto all’AC lo scorso 25 aprile in piazza San Pietro ad essere “atleti e portabandiera di sinodalità”.

Già negli anni scorsi lo stesso papa Francesco ha definito l’Azione Cattolica una “palestra di sinodalità”; ogni socio porta con sé quindi questa grande responsabilità che, già sperimentata nella vita associativa, vuole contagiare a quanti incontra nel suo cammino, a partire dai più bisognosi, senza lasciare nessuno indietro, ma sperimentando la bellezza del camminare insieme, anche se con un passo più lento.

L’esperienza del camminare insieme va di pari passo con la consapevolezza di saper mettere in comune le proprie capacità, i propri talenti in uno stile che ci riporta alle prime comunità di cristiani, in cui il “noi” è superiore all’ “io”, nella certezza che siamo tutti sulla stessa barca e che non ci si salva da soli.

 

 

 

 


Autore

Laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, lavora dal 1990 presso Banca Agricola Popolare di Ragusa, dove attualmente dirige il Mercato Imprese. E’ impegnato nell’associazionismo e nel volontariato nazionale ed internazionale, settori per i quali svolge anche il ruolo di formatore. Già presidente diocesano di Azione Cattolica, è, in atto, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Ragusa e vicepresidente Unitalsi Ragusa.



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