Vita Cristiana

Pubblicato il 9 Dicembre 2014 | di Agenzia Sir

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Per l’Immacolata la protezione della Madonna sulla città

Immacolata 2 (1)Il sindaco ha acceso un cero votivo e ha reso un omaggio floreale alla statua dell’Immacolata: poi il vescovo Paolo Urso e le maggiori personalità pubbliche cittadine hanno apposto la loro firma sul registro delle autorità. I registri delle firme delle autorità, vere opere d’arte, furono istituiti con la nascita della Diocesi di Ragusa : l’ultimo tra questi reca, tra l’altro, la firma del presidente emerito della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi.
La città di Ragusa è stata riaffidata anche quest’anno alla Vergine Immacolata: la tradizione, antichissima, si è ripetuta, dopo la celebrazione dei Primi vespri, presieduti dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso nella chiesa di San Tommaso, a Ibla ( data la inagibilità per restauri della Chiesa dell’Immacolata ). A recitare l’atto di affidamento della Città di Ragusa alla Vergine Immacolata il primo cittadino, Federico Piccitto. “Vigilate maternamente su questa città – ha letto, tra l’altro, il sindaco, alla presenza delle autorità cittadine e provinciali, rivolgendosi alla Vergine – allargate su di essa il vostro manto immacolato, pegno e garanzia di prosperità e di pace. Insieme con la Città io Vi affido, o Vergine Immacolata, la nostra terra ed i nostri monti, gli interessi spirituali e temporali, il presente e l’avvenire, le nostre culle e le nostre tombe, la nostra vita e la nostra morte”.
Durante i Vespri, il vescovo, dopo l’introduzione di padre Pietro Floridia, rettore della chiesa, ha sottolineato la specificità di questo rito antichissimo dell’affidamento, “atto – ha detto mons. Urso – che fornisce, attraverso il sindaco, voce ai cittadini, a tutti coloro che nutrono nel loro cuore un grande affetto e una grande devozione nei confronti della Vergine Maria. E’ una tradizione che si radica nel cuore di tutti noi quella secondo cui il primo cittadino affida alla Vergine la città. Diventa una espressione del vincolo profondissimo che lega tutti noi alla Madre. E ogni anno ci si ritrova per invocare la Vergine su di noi, sulla nostra città, sulle nostre preoccupazioni, ascoltando quello che il Signore vuole dirci”.
Una preghiera particolare, poi, il vescovo, ha voluto rivolgere al piccolo Loris Andrea Stival morto a Santa Croce una settimana fa. “Quel bambino affidato a noi – ha detto il vescovo – e che noi affidiamo alla Madre, alla Vergine Maria, perché guardi i nostri piccoli”. Infine nel giorno della ricorrenza liturgica dopo la santa messa delle 18 c’è stata la processione del simulacro per le vie di Ibla accompagnata dal corpo bandistico “San Giorgio”. Al termine, la statua di Maria Santissima Immacolata è stata riposta nella chiesa di San Tommaso.

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