Turchia, Papa Francesco conferma l’inversione di rotta nelle relazioni fra Vaticano e Ankara
È la Ratisbona di Bergoglio.
L’affondo di Francesco sul genocidio armeno, dando voce alla parola scritta di Giovanni Paolo II e proferendo l’impronunciabile, ha fatto traboccare un calice già colmo, come se il leader turco in qualche modo aspettasse il casus belli, l’occasione di regolare i conti e lavare gli affronti, puntando all’albero maestro di una crisi formale.