FUCINI RAGUSANI E FUCINI VITTORIESI CRESCONO

Grande e significativa è stata la partecipazione dei giovani fucini di Ragusa e di Vittoria al 64mo Congresso nazionale, svoltosi dal 30 aprile al 3 maggio nella città di Catania.

Oltre 200 universitari provenienti dalle varie regioni d’Italia si sono dati appuntamento nella città etnea, per discutere sul tema “Incontro all’umanità”, e al riguardo porsi le domande, cercare le risposte, confrontare le esperienze utili e necessarie per affrontare consapevolmente le sfide della contemporaneità, uscendo dai recinti, avvicinando le periferie, oltrepassando i limiti dell’umano conosciuto e cogliere i segni dei tempi che possono guidare il dialogo fra l’uomo nuovo e il mondo nuovo.

Relatori di notevole prestigio (Bettazzi, Magatti, Morra, Savagnone, Mogavero, Dalla Chiesa, Russotto e tanti altri), laboratori di apprendimento particolarmente stimolanti (università e complessità; famiglia, città e relazione; lavoro, ambiente e sostenibilità; comunicazione e nuove tecnologie; dialogo interreligioso e interculturalità; nuove forme di povertà), momenti di spiritualità condivisa  (lectio sui talenti tra fedeltà e responsabilità – Mt 25, 14-30 – e celebrazione eucaristica conclusiva celebrata da Mons. Gristina, vescovo di Catania) ed elezioni dei rappresentanti per il consiglio centrale della FUCI, sono i quattro fondamentali ingredienti di una “tre giorni” di grande valenza culturale e di notevole efficacia per la socializzazione dei ragazzi, che meritano certamente attenzione anche presso la chiesa ragusana.

Giulia Gianchino, presidente del gruppo di Ragusa, e Stefania Impoco con Francesco Lo Cicero, presidenti del gruppo di Vittoria, hanno “guidato” i due gruppi lungo questo itinerario che ha visto i fucini insieme alla ricerca di una nuova matrice antropologica nel cuore delle piccole e grandi crisi del nostro tempo. Crisi che rivelano, in modi e misure molto diverse, una dimenticanza della persona nelle sue dimensioni costitutive.

Nello stile di dialogo e di sintesi intelligente, la FUCI, in piena sintonia con la riflessione della Chiesa italiana in occasione del prossimo V Convegno ecclesiale di Firenze, ha sviluppato la riflessione sulle possibilità e sugli aspetti di un “nuovo umanesimo”, come opportunità imprescindibile per comprendere a pieno “chi siamo” e riorientare la giovane generazione attraverso la complessità del nostro tempo, in un cammino di sapienza autentica, di vita piena e di gratuità nel dono agli altri.

Il sole caldo di una tardiva primavera e l’accoglienza di una città rimessa a nuovo nelle bellezze del suo centro storico hanno completato, con simpatia e allegria, il clima di interesse e di gioia che ha coinvolto i congressisti e gli “abusivi spettatori” che li hanno osservati con affetto per scriverne brevemente su questa testata.

+ Il resoconto del Congresso a cura di Marco Pappalardo
Ha avuto inizio ieri a Catania, presso l’Aula Magna del Rettorato, il LXIV Congresso Nazionale F.U.C.I., che ha coinvolto giovani provenienti da tutta l’Italia per riflettere sul tema “Incontro all’Umanità. Domande, proposte, esperienze per le sfide della contemporaneità”. I saluti delle Autorità Civili e Religiose hanno introdotto l’iniziativa alle ore 17, sostenuti dalla lettura dei messaggi del Segretario di Stato Vaticano, del Segretario Generale della CEI e del Presidente della Repubblica. La relazione introduttiva della Presidenza Nazionale ha posto l’attenzione sullo necessità di avere uno sguardo attento che conduca a riconoscere una matrice eminentemente antropologica al cuore delle piccole e grandi crisi del nostro tempo. Esse rivelano, infatti, in modi e misure molto diverse “una dimenticanza della persona nelle sue dimensioni costitutive”. Nello stile di ricerca, di dialogo, di sintesi intelligente – in piena sintonia con la riflessione della Chiesa Italiana in occasione del prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze – il desiderio è quello di meditare la possibilità e gli aspetti di un “nuovo umanesimo”, come opportunità per comprendere a pieno chi siamo e orientarsi attraverso la complessità del nostro tempo “in un cammino di sapienza autentica, di vita piena e dono per gli altri”. La sessione augurale, poi, ha visto la prolusione del Vescovo emerito di Ivrea Luigi Bettazzi che ha inquadrato la cornice entro la quale si svilupperà la riflessione tematica dell’intero congresso fino al 3 maggio: “Fede, cultura, responsabilità: quale umanesimo per il nostro tempo?”. Quello sociologico-pratico e quello teoretico-culturale sono stati due poli affrontati dalle relazioni successive: da una parte, lo sguardo sul mondo e la coscienza del tempo trattati dal prof. Mauro Magatti, docente di Sociologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; dall’altra, la prof.ssa Stella Morra, docente di Teologia presso la Pontifica Università Gregoriana di Roma, ha centrato la prospettiva del soggetto, l’autocoscienza dell’uomo come interprete della realtà e responsabile della propria vocazione. Da entrambi è emerso come le sfide della contemporaneità, in ambito sociale, politico ed economico, manifestano una radice squisitamente culturale e teologica, mettendo in evidenza l’urgenza di riorientamento dell’immagine dell’uomo nel mondo e per il singolo di riscoprire la dimensione personale e comunitaria. Stamani si affronta, invece, il tema della “complessità nel presente da abitare” con la relazione di Giuseppe Savagnone dell’ufficio Pastorale della Cultura di Palermo a cui faranno seguito laboratori tematici sull’università, la famiglia, la città, il lavoro, l’ambiente, la comunicazione, il dialogo interreligioso, la povertà e i diritti umani. Nel pomeriggio la tavola rotonda metterà “la persona al centro” con gli interventi del Vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero e di Nando Dalla Chiesa, Vice presidente di Libera.
Scarica i singoli interventi dei relatori:

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Autore

(1961) Direttore della Scuola "F. Stagno D'Alcontres" di Modica, sede decentrata UNIME - Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale - ideatore e coordinatore scientifico di Corsi di perfezionamento e aggiornamento post-laurea per operatori sociali (www.unimodica.it), da 37 anni è anche Responsabile della Formazione e Comunicazione di Sicindustria Ragusa. Co-fondatore della Scuola dei Beni Comuni di Ragusa, per 9 anni ha diretto l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali. Già Portavoce del Sindaco di Ragusa e Dirigente della Comunicazione Istituzionale del Comune di Ragusa, è stato Presidente dell’AVIS provinciale di Ragusa, Consigliere Nazionale dell'A.I.F. (Associazione Italiana Formatori) e Presidente del MEIC diocesano di Ragusa. Scrive articoli e brevi saggi di argomento politico, economico, sociale e religioso.



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