Pubblicato il 6 Ottobre 2015 | di Redazione
0Per non dimenticare chi dimentica
Don Giorgio Occhipinti, cappellano dell’ospedale “Civile”, durante la sua omelia ha fatto riferimento alla solidarietà verso i sofferenti e gli anziani ospiti del Centro.
Una celebrazione sentita e toccante, carica di solidarietà con gli anziani del Centro Diurno, gli Operatori e i Volontari dell’Avo, quella celebrata da don Giorgio Occhipinti oggi 2 ottobre, a ridosso della Giornata Internazionale degli Anziani.
Don Giorgio Occhipinti, cappellano dell’ospedale “Civile”, durante la sua omelia ha fatto riferimento alla solidarietà verso i sofferenti e gli anziani ospiti del Centro, utilizzando una frase di una bellissima preghiera di Don Tonino Bello: “Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati”. Il Signore ci ha dato il compito di abbracciare il fratello, e aiutarlo a volare attraverso la solidarietà – «E’ importante distinguere il dolore – che può essere uno stato momentaneo della nostra vita – dalla sofferenza – che invece può essere uno stato permanente della nostra vita. Allora qual è il nostro ruolo umanitario nei confronti di chi soffre? Bisogna offrire l’ala della nostra disponibilità!»
Padre Giorgio ha ringraziato gli anziani del Centro e tutti i nonni per il loro riferimento umano e morale e per tanti valori che ci hanno trasmesso e che continuano a trasmetterci nella loro sofferenza!
Una preghiera che ci hanno insegnato da piccoli è proprio quella dell’Angelo Custode che gli ospiti del Centro hanno ricordato e recitato tutti insieme. Dopo l’omelia è seguita la preghiera di benedizione degli anziani ed il Cappellano ha recitato per tutti una bellissima preghiera: “Il Cantico dell’anziano”.
Benedetti quelli che mi guardano con simpatia
Benedetti quelli che comprendono il mio camminare stanco
Benedetti quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità
Benedetti quelli che stringono con calore le mie mani tremanti
Benedetti quelli che si interessano della mia lontana giovinezza
Benedetti quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti
Benedetti quelli che comprendono il mio bisogno di affetto
Benedetti quelli che mi regalano frammenti del loro tempo
Benedetti quelli che si ricordano della mia solitudine
Benedetti quelli che mi sono vicini nella sofferenza
Benedetti quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita
Benedetti quelli che mi saranno vicini nel momento del passaggio
Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù.
Dopo la Santa Messa c’è stato un momento di fraternità e di festa; infatti gli ospiti del Centro avevano preparato un dolce tipico del mese di ottobre: la marmellata e una torta di cotogne.
Padre Giorgio ha ringraziato gli operatori del Centro per il servizio svolto con competenza e amore.
di Gianna Miceli