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Pubblicato il 25 Gennaio 2016 | di Redazione

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Il giubileo di Papa Francesco e Dostoevskij

Come ha fatto notare più volte Papa Francesco, il vero tesoro per tutti i cristiani è il Vangelo. Nient’altro che il Vangelo! E sin dall’inizio, lo ha comunicato proprio alla sua Chiesa. Il Papa, con misericordia, ogni volta che parla ci ricorda sempre che un vero cristiano, se non vive il Vangelo, è lontano dalla via di Dio.

In letteratura, nessuno meglio di Dostoevskij ha parlato di questo distacco dal vero messaggio del Vangelo. Come non ricordare La leggenda del grande inquisitore contenuta nel capolavoro I fratelli Karamàzov?

Qui uno dei personaggi, Ivàn, narra al fratello Alëša un racconto allegorico di sua invenzione, ambientato a Siviglia ai tempi della Santa Inquisizione: dopo essersi allontanato per quindici secoli dal mondo, Gesù Cristo fa ritorno sulla terra. Il popolo lo riconosce e lo acclama come Salvatore, tuttavia egli viene subito incarcerato per ordine del Grande Inquisitore. In carcere, l’Inquisitore va trovarlo, e dopo avergli comunicato la condanna a morte, lo ammonisce per aver seminato confusione, e per aver voluto portare la libertà ad un popolo che è incapace di usufruirne. Il Vangelo dà una libertà troppo difficile da sopportare, perché richiede uno sforzo ascetico e umano insopportabile per gli uomini. Un popolo felice non può essere libero, ma deve essere sottoposto ad un potere autoritario che decida sempre per esso. Il Grande Inquisitore spiega a Gesù Cristo come sia necessaria un’autorità forte, la Chiesa, che dia al popolo i suoi veri bisogni materiali e richieda loro obbedienza, in modo che essi siano davvero felici. L’Inquisitore, poi, conclude l’interrogatorio comunicando al condannato che la sua esecuzione avverrà l’indomani, e che il popolo sarà felice per questa condanna (come è già avvenuto nel Vangelo: Gesù prima accolto come Messia e poi ripudiato da molti). Cristo rimane sempre in silenzio (come di fronte a Pilato), e come unica risposta si avvicina al vecchio Inquisitore e lo bacia sulle vecchie labbra esangui; un bacio che “brucia nel cuore”. Questo è il bacio che può aprire sempre il varco alla vera salvezza. E’ anche il segno che lascia la speranza a un eventuale ritorno della buona novella nella storia e nel cuore dell’uomo!

Questo giubileo voluto da Papa Farncesco, non è proprio un bacio misericordioso che vuole aprire a tutti i cristiani la porta che conduce al Vangelo?

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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